Mosaicatura catastale di riferimento regionale

Con la pubblicazione dei dati aggiornati a novembre 2019 si è concluso il primo impianto del progetto Mosaicatura Catastale, nato dalla volontà della Regione Piemonte di rispondere all'esigenza delle Pubbliche Amministrazioni locali di disporre di una Cartografia Catastale di Riferimento mosaicata, nelle more del completamento della mosaicatura iniziata dall’AdE.

La cartografia catastale prodotta dal progetto non ha valenza legale, ma esclusivamente cartografica, funzionale a rendere maggiormente coerenti le informazioni catastali e geografiche per l’utilizzo nei procedimenti di tipo pianificatorio/programmatorio sia in quelli autorizzativi. Il dato Mosaicatura catastale di riferimento è soggetto a correzioni puntuali e ad aggiornamenti periodici, tracciati nella sezione Ultimi aggiornamenti

Da marzo 2021 ai dati scaricabili per Comune si aggiungono quattro nuovi livelli accessori (linee, simboli, fiduciali e testi) mentre la Mosaicatura si arricchisce di servizi di mappa che ne consentono ulteriori modalità di fruizione.

È stato inoltre realizzato un nuovo servizio di mappa che rappresenta gli Originali di Impianto catastale, ove disponibili.

  

ULTIMI AGGIORNAMENTI

Data Tipo Note
 07/4/2022 Major Aggiornamento su tutta la regione
15/9/2021 Major Aggiornamento su tutta la regione
 18/6/2020 Minor Aggiornamento puntuale comune di Cesana
 15/5/2020 Major Ripubblicati i dati di tutta la regione per correzioni puntuali
 22/4/2020 Minor Ripubblicati dati comune di Domodossola per correzioni puntuali

 

I DATI

Il dato catastale mosaicato può essere scaricato accedendo alla mappa e cliccando sul comune di interesse. Dal pop-up che fornisce le informazioni cliccare sul link di scarico.
Il dato mosaicato è costituito dalle geometrie catastali riposizionate sottoposte a trattamenti per la risoluzione delle anomalie tra fogli adiacenti, in termini di sovrapposizione e buchi nella copertura, al fine di ottenere una copertura completa e continua dei dati catastali, corretti nella loro posizione.
I dati sono corredati di una metadatazione di istanza all’interno della quale il campo “data_aggiornamento” si riferisce al momento in cui è stato effettuato lo scarico dall’Agenzia delle Entrate, mentre “data_trattamento” indica quando sono state completate le ultime operazioni di elaborazione dello stesso.


I SERVIZI

I servizi di consultazione dei Dati Catastali sono disponibili secondo gli standard Web Map Service (WMS) e Web Feature Service (WFS). I Dati Catastali sono inoltre fruibili tramite VECTOR TILES (pacchetti di dati geografici, confezionati in "tessere" predefinite di forma approssimativamente quadrata per il trasferimento sul web che consentono la creazione di carte personalizzate leggere e rapide). Per la fruizione dei Vector Tiles consultare il metadato nella tabella sottostante e utilizzare lo zip "Vector_Tiles_Catasto".

Il servizio di consultazione degli Originali di impianto è disponibile secondo gli standard Web Map Service (WMS) e Web Map Tile Service (WMTS).

Metadato WMS WFS VECTOR TILES WMTS
MOSAICATURA CATASTALE DI RIFERIMENTO REGIONALE getcapabilities  getcapabilities Vector_Tiles_Catasto  
ORIGINALI DI IMPIANTO CATASTALE getcapabilities     getcapabilities

 

IL PROGETTO

La cartografia catastale è gestita a livello nazionale dall’Agenzia delle Entrate (AdE) ed è disponibile per la PA Piemontese attraverso il Sistema di Interscambio ​(progetto SigmaTer Piemonte), oltre che attraverso servizi diretti per i comuni da parte dell’Agenzia stessa (Portale dei Comuni); i dati, gestiti dall'Agenzia nel sistema di riferimento originario Cassini Soldner,  sono messi a disposizione in  WGS84 UTM32N  (EPSG:32632).

Da novembre 2017 l’AdE ha reso disponibile la cartografia catastale attraverso un servizio di consultazione realizzato in attuazione della Direttiva europea INSPIRE, basato sullo standard WMS 1.3.0 e pubblicato con licenza Creative Commons BY 4.0.

​Sebbene l’AdE abbia attualmente in corso importanti attività di processamento automatico e verifica manuale, basate sul recupero della precisione e sulla costruzione delle congruenze topologiche tra mappe contigue per eliminare i problemi di sovrapposizione o buchi tra fogli di mappa adiacenti, legati sostanzialmente al processo produttivo originario di vettorializzazione che li ha allontanati dalla precisione delle mappe originali di impianto (mosaicatura), questo lavoro non è ancora completato sull’intero territorio piemontese, e sembra comunque non interessare i fogli di confine tra comuni diversi.

Allo stato attuale quindi, i dati catastali, così come disponibili attraverso il Sistema di Interscambio dell'Agenzia, non sono direttamente utilizzabili all'interno di numerosissimi processi programmatori e autorizzativi a livello regionale (p.es. Pianificazione territoriale e urbanistica, Difesa suolo, Aree naturali, Agricoltura, Ambiente, Edilizia, ecc..), soprattutto quando è necessario utilizzarli come base per la derivazione di una qualche cartografia, come avviene per esempio nel caso dei Piani Regolatori Comunali.

Il progetto Mosaicatura Catastale nasce dalla volontà della Regione Piemonte di ovviare a tali problematiche e rispondere nell'immediato all'esigenza delle Pubbliche Amministrazioni locali di disporre di una Cartografia Catastale di Riferimento mosaicata, nelle more del completamento della mosaicatura iniziata dall’AdE. Inoltre, permetterà di integrare la classe “part_cat - Particelle catastali” nella Base Dati Territoriale di riferimento degli Enti (BDTRE) in modo coerente con le altre classi così come previsto dalle Specifiche di Contenuto nazionali dei Database GeoTopografici.

 

METODO DI PRODUZIONE DEI DATI

Il processo di produzione della Mosaicatura Catastale di Riferimento si articola in una successione di fasi di lavoro, alcune completate e consolidate e altre da ripetere ad ogni aggiornamento, che partendo dai dati resi disponibili nel Sistema di Interscambio di AdE realizzano ove necessario il loro riposizionamento e quindi la mosaicatura al confine dei fogli di mappa.

La definizione dei parametri necessari al riposizionamento si è conclusa nel 2019 e ha permesso di rendere coerenti i dati vettoriali scaricati dalla base dati SigmaTer (aggiornamento marzo 2017) con i raster degli Originali di Impianto (realizzati nel 2007-2011 nell’ambito di un progetto specifico tramite la scansione dei fogli cartacei e una loro successiva georeferenziazione di elevata precisione). Dove, per diversi motivi, gli Originali di Impianto non erano idonei allo scopo ci si è avvalsi dell’Ortofoto Regione Piemonte 2010, anch’essa caratterizzata da una adeguata georeferenziazione. I parametri acquisiti sono stati materializzati con la tracciatura di vettori che unissero punti di riferimento riconoscibili sul dato catastale e sulle immagini di confronto, utilizzati quindi per il processo di riposizionamento dei dati vettoriali (rubbersheeting). Sono stati acquisiti (e vengono applicati) gruppi di vettori specifici per ogni singolo foglio di mappa.

Ad ogni aggiornamento vengono riapplicati ai dati scaricati i vettori acquisiti nella fase di definizione dei parametri. Nel caso di differenze nei dati originali di AdE tra la versione 2017 e il nuovo scarico (che invaliderebbero i vettori acquisiti) si procede preliminarmente a riportare i nuovi dati alla posizione 2017 (tramite la generazione automatica di vettori di shifting con riconoscimento di vertici omologhi negli oggetti catastali) e quindi al loro riposizionamento corretto. In alcuni rari casi si procede alla ridefinizione manuale dei parametri di georeferenziazione.

Gli oggetti catastali sottoposti al processo di riposizionamento sono i seguenti: limiti dei fogli di mappa, particelle (comprese strade e acque), edifici, livelli accessori (linee, simboli, fiduciali e testi).

Successivamente alla fase di riposizionamento viene realizzata la mosaicatura delle particelle catastali e degli edifici, a partire dai dati di riposizionati e dalla copertura dei fogli di mappa mosaicati. Quest’ultima è stata realizzata tramite processo automatico sul limite dei fogli (dati 2017), risolvendo le sovrapposizioni e chiudendo i buchi nella copertura. E’ stata modificata in fasi successive con interventi puntuali di correzione di alcuni errori, di eliminazione di fogli dismessi, di miglioramento del limite mediante confronto con elementi riconoscibili sul terreno (bordi strada, ecc.), di adeguamento al limite nazionale di fonte IGM. Costituisce il dato da cui viene estratta la proposta di rappresentazione cartografica del limite comunale e quindi soggetta a variazioni col procedere della sua definizione. Ogni modifica viene recepita e applicata alla mosaicatura degli oggetti catastali.

La mosaicatura degli oggetti catastali viene effettuata ad ogni aggiornamento applicando il limite dei fogli mosaicati sulle particelle catastali (comprese acque e strade), tagliandone la parte che fuoriesce da tale limite ed eliminando quindi le sovrapposizioni. Le porzioni non coperte dal dato, invece, vengono trattate generando i poligoni riferiti a questi buchi e tagliandoli con linee che uniscono i vertici di intersezione delle particelle adiacenti con il bordo dei fogli mosaicati. Ogni porzione così generata viene quindi unita con la particella più vicina estendendone la superficie ed eliminando i buchi nella copertura catastale. I fabbricati vengono invece ritagliati sul limite del foglio in cui ricadono.

Il mosaico dei raster degli Originali di Impianto Catastale è stato realizzato ritagliando ed eliminando da ogni raster la porzione esterna all'effettiva area del foglio di mappa (che si sovrapporrebbe ai raster contigui), usando come maschera la copertura vettoriale dei fogli mosaicati prodotti nell'ambito del progetto Mosaicatura Catastale. Questo ha consentito di produrre un dato continuo e completo su tutto il territorio regionale.

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